Joy Mangano è la self made woman fondatrice di Clean Boss, compagnia multimilionaria americana che vende e sviluppa prodotti per le pulizie. L’azienda trova le sue origini nel marketing più schietto: quello basato sulla comunicazione empatica. L’ascesa di questa invenzione non parte da un garage come i più grandi inizi dell’informatica (nda: vedi Apple e Google) ma in un parcheggio con una pedana di legno come pavimento di fortuna per mostrare alle donne che uscivano dal supermercato di fronte perché la sua invenzione fosse una buona idea.
Classe ’56 Joy è una MacGyver ante litteram: nella sua casa di Huntington, a Long Island, New York, inizia a costruire sin da piccola, utensili dapprima con un approccio casalingo, poi implementando sempre di più le sue invenzioni fino agli anni ’90 dove da madre single che si barcamenava tra lavori saltuari e i figli, decide di inventare uno strumento che rendesse le pulizie più efficienti in minor tempo. Nasce il Miracle Mop. Un investimento costatole tutti i suoi risparmi e diversi flop. Inizia a promuovere il prodotto nel negozio del padre, poi porta a porta, poi nelle fiere, poi in una televendita e, come vogliono i migliori casi di successo, fallendo ancora, ancora e ancora.
Ma quindi, come siamo arrivati all’edificazione di una multinazionale macina dollari?
Quello che ha fatto Joy è stato ascoltare i veri bisogni dell’acquirente, immedesimandosi in esso. Ha centrato il punto definendo il suo prodotto come in grado di pulire in fretta, non lasciare tracce e non dover usare le mani per strizzarlo perché è autostrizzante e si lava in lavatrice. Insomma: tutto quello che una casalinga degli anni ’90 poteva desiderare.
A fare breccia è stata la necessità per le donne di avere più tempo per sé, essere efficienti e soprattutto capire i bisogni senza vendere un prodotto per altro: non era più bello, più elegante di qualsiasi altro mocio. Era più utile. La strategia di marketing si basa quindi non sul creare un desiderio ma sul risolvere un problema.
Empatia e strategia portano immancabilmente ai risultati. Il posizionamento è nel cuore del cliente che non percepisce il prodotto come vendita spicciola ma qualcosa creato per lui, fatto su misura per le sue esigenze. Come afferma Daniel Goleman, psicologo, scrittore, giornalista statunitense e padre della teoria dell’Intelligenza Emotiva:
“L’empatia ci consente di governare le emozioni e guidarle nelle direzioni più vantaggiose”.
I brand che fanno buon uso della comunicazione empatica, infatti, riescono a veicolare le scelte d’acquisto dei clienti, poiché capaci di immedesimarsi in loro, ascoltarli e capire come vogliono sentirsi durante la fruizione del prodotto o servizio acquistato.